
Alcuni prodotti sono contraddistinti da marchi particolati: i marchi collettivi.
Come riportato nell’articolo 2570 c.c. e dall’art. 11 del CPI (Codice di Proprietà Industriale), si definisce Marchio collettivo un segno distintivo che svolge la funzione di garantire l’origine, la natura o la qualità di certi prodotti o servizi; può essere costituito da indicazioni descrittive che si riferiscono alla provenienza geografica.
La registrazione del Marchio deve essere concessa dall’Ufficio italiano brevetti e marchi.
Il Titolare del Marchio collettivo può essere pubblico, se è un ente pubblico; privato quando il titolare è un soggetto privato, in genere un Consorzio o un’Associazione.
In genere, Enti e/o Associazioni ne richiedono l’uso per dare certezza alla provenienza geografica di un prodotto, ma anche per descriverne la qualità, le particolari modalità di produzione e i controlli a cui sono sottoposti.
Il titolare del marchio ha facoltà di concedere l’utilizzo a terzi ma ha l’obbligo di controllare che i prodotti su cui sarà apposto il marchio abbiano tutti i requisiti giusti! Il titolare di un marchio collettivo è quindi una sorta di garante.
Il Marchio collettivo si differenzia dalla denominazione di origine: es. DOC, DOP IGP perché non è governato da legislazioni specifiche, nazionali e/o comunitarie, che collegano i prodotti in base alle aree di produzione ed alla provenienza geografica. Inoltre, i marchi di denominazione di origine possono essere registrati solo da associazioni di produttori e/o trasformatori e deve sottostare ai requisiti previsti da un provvedimento normativo.
A cosa servono
L’utilizzo del Marchio collettivo serve a rispondere all’esigenza dei consumatori di ricevere garanzie e informazioni sull’origine e sulla provenienza dei prodotti acquistati; permette al consumatore di collegare il prodotto alla provenienza, modalità di processo produttivo e qualità del prodotto.
Essi vengono utilizzati soprattutto nel settore agro-alimentare, per tutelare specifiche produzioni.
Per creare un Marchio collettivo è necessario seguire il seguente iter:
- redigere un DISCIPLINARE DI PRODUZIONE contenente il nome del prodotto, la zona di produzione, le caratteristiche del prodotto e le tecniche di produzione;
- depositare il marchio con allegato un REGOLAMENTO DI USO, nel quale sono specificati, oltre al rispetto del disciplinare, il sistema sanzionatorio e il dispositivo per i controlli;
- definire di un sistema di controlli, che possono essere effettuati dal titolare del marchio o da un organismo terzo indipendente;
- concedere l’utilizzo del marchio ai soggetti che ne avranno fatto richiesta ed avranno superato i controlli;
- inserire i soggetti autorizzati in un registro costantemente aggiornato.
Il team di consulenti della società Agrosistemi srl accompagna l’Azienda durante tutto il percorso, con incontri tecnici, al fine di redigere tutta la documentazione necessaria e svolgere le attività previste dall’Organismo di controllo.