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Gestione rifiuti: le novità introdotte dal D. Lgs. 116/2020

decreto legislativo 116/2020

Il decreto legislativo n. 116 del 2020, ha introdotto importanti novità inerenti alla possibilità di ottenere la riduzione della quota variabile della TARI.

Nel dettaglio, il D. Lgs. 03.09.2020 n. 116, pubblicato sulla G.U. n. 226 del 11.09.2020 ed entrato in vigore il 26.09.2020, ha modificato il D. Lgs. 152/2006 (cfr. T.U. Ambiente) delineando un contesto strutturale normativo che tra l’altro:

Pertanto nella definizione di “rifiuti urbani” rientrano anche i rifiuti provenienti da altre fonti simili per natura e composizione ai rifiuti domestici purché indicati nell’allegato L-quater e prodotti dalle attività riportate nell’allegato L-quinquies al Dlgs 116/2020.
Questo ha comportato come conseguenza il venir meno dei cosiddetti “rifiuti assimilati”.

Le utenze non domestiche, possono continuare a conferire i propri rifiuti urbani, così come ridefiniti, al di fuori del servizio pubblico previa dimostrazione di averli avviati al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l’attività di recupero dei rifiuti stessi.

Di conseguenza, il produttore dei rifiuti in oggetto è tenuto a comunicare al comune di appartenenza o al gestore del servizio rifiuti, in caso di tariffa corrispettiva, la scelta di non avvalersi del servizio pubblico di raccolta e quindi di avvalersi di un operatore privato.

Questa comunicazione va effettuata ogni anno entro il 30 Giugno, ma, solo per l’anno 2021 la scelta va comunicata entro il 31 maggio con effetto dal 1º gennaio 2022.

Per qualsiasi informazione, chiarimento e/o supporto, contattaci.

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